Buongiorno a tutti e con la frase “ce l’abbiamo quasi fatta! ” inizierei questo inizio settimana . Consentitemi qualche pensiero in merito .
In questo lungo periodo di pandemia, tantissimi sono stati i momenti informali, in cui piccoli gruppi di insegnanti si sono messi d’accordo e hanno sperimentato insieme da casa i diversi strumenti a disposizione. Con un forte spirito di collaborazione, tutti i docenti hanno cercato di acquisire le funzionalità tecniche di base necessarie quando il 5 Marzo abbiamo iniziato le attività a distanza con i ragazzi.
Ai tempi dell’emergenza coronavirus con lo stop alle lezioni fisiche, la nostra scuola ha attivato la didattica a distanza: un modo per fornire agli alunni una parvenza di normalità e per continuare con il programma , senza alcun dubbio tutto si è reso possibile perché c’è stato un grande spirito collaborativo tra la scuola e le famiglie
Le figure responsabili sono state divise nel team per l’innovazione digitale e sono state guidate dal professor Francesco Visone ,il nostro tutor didattico ed è stato in questa emergenza l’animatore digitale, ha reso il tutto sempre più semplice ed attuabile , al quale va la nostra più totale riconoscenza .
Abbiamo cercato di configurare un modello che integrasse tra di loro varie possibilità di didattica a distanza, in modo tale che ciascun docente potesse proporre in questa fase di emergenza un’azione consona alle proprie attitudini
Nei giorni immediatamente successivi alla sospensione, abbiamo stabilito delle linee-guida comuni a tutti i docenti della nostra scuola: abbiamo deciso, ad esempio, che gli insegnanti svolgessero le loro attività a distanza seguendo la normale scansione oraria e mantenendo un equilibrato carico di lavoro giornaliero.
Abbiamo così individuato alcune possibili modalità, come le videolezioni in diretta o caricate online, la condivisione di dispense e materiale su spazi dedicati, l’uso di test o compiti per avere dei riscontri sul processo di apprendimento. 3/4 h di videoconferenze al giorno per classe ; ma al di là delle questioni tecniche, il nostro obiettivo primario era quello di mantenere saldo il legame di comunità scolastica, nonostante le evidenti criticità del momento.
In questa situazione di criticità. Risulta certamente difficile capire a livello globale quale possa essere stata la reazione. Tuttavia i nostri studenti hanno mostrato – in linea generale – senso di consapevolezza e collaborazione e stanno tutt’ora partecipando responsabilmente alle attività a distanza. Il feedback sulle lezioni online è stato positivo e le famiglie sembrano aver apprezzato molto il fatto che i docenti abbiano cercato , nel limite del possibile, di dare momenti di serenità ai propri figli.
Alcuni genitori hanno pubblicamente ringraziato l’impegno della Dirigenza e di tutti gli insegnanti profuso in questa sospensione delle attività didattiche. I docenti a loro volta, consapevoli della straordinarietà del momento, continuano ancor oggi a confrontarsi tra loro e con la Dirigente, sia per fare il punto della situazione sia per migliorare sempre più il servizio offerto agli alunni e alle famiglie.
Ovviamente, quando si utilizzano modalità diverse dal consueto, le problematicità non mancano e non sono mancate a vari livelli. Alcune criticità sono state di tipo tecnico, come la lentezza nelle connessioni internet o il rallentamento dei sistemi per il sovraccarico delle richieste.
Ci sono poi state difficoltà da parte di alcuni ragazzi per fortuna ( due casi per classe) a sfruttare le potenzialità del digitale, così come non è stato semplice assicurarsi che gli studenti meno motivati partecipassero alle lezioni.
Sono tuttavia criticità che erano da mettere in conto, anche considerando il fatto che la scuola, nel giro di pochi giorni, si è trovata nella necessità di cambiare le proprie modalità di lavoro .
Accanto all’aspetto didattico, la dirigenza e i docenti hanno studiato modalità di intervento sulla dimensione emotiva e sociale degli alunni con produzioni di video, messaggi, comunicati o quant’altro per far emergere il valore umano dell’intera comunità scolastica.
Detto ciò, nessuna didattica a distanza può sostituire il contatto e la relazione empatica che si crea nelle lezioni in classe, fatta di sguardi e gesti. In verità non vediamo l’ora che questa situazione si allenti e si possa finalmente tornare ad una normale vita scolastica. Sperando di aver soddisfatto nei limiti del possibile le vostre aspettative Vi abbraccio in modo virtuale.
Antonietta Simonetti